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DI FRANCESCO: "E' impossibile usare Dzeko dal primo minuto. Abbiamo speranze su De Rossi"

JUVENTUS-ROMA, LA CONFERENZA STAMPA DI EUSEBIO DI FRANCESCO: "Quando vedi che le cose non girano ti fai sempre delle domande e cerchi soluzioni. Io penso ad andare avanti e cerco di fare meglio. L'allenatore è sempre davanti a tutti per le responsabilità"
Venerdì 21 dicembre 2018
Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, oggi ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di domani sera in casa della Juventus. Queste le sue parole:

El Shaarawy, Dzeko, Pellegrini e De Rossi come stanno?
"Dzeko oggi farà il primo allenamento, valuteremo se portarlo in panchina. Viene da più di venti giorni di sosta, è impossibile usarlo dal primo minuto. Abbiamo speranze su De Rossi, valuteremo le sue condizioni giorno per giorno, legate al suo problema alla cartilagine che dà risposte continue. Per gli altri non c'è speranza in questa partita, vedremo la prossima contro il Sassuolo."

Che tipo di partita serve contro la Juventus?
"Si è rafforzata negli anni ed ha una grande mentalità. La Roma non ha mai fatto risultato, magari in un momento difficile tireremo fuori una grande prestazione. Allegri ha parlato di una partita fisica, mentale e tattica. Sono elementi imprescindibili per fare una grande gara."

Schick centravanti o può essere riproposto Zaniolo?
"Più difficile quello di Zaniolo. A volte si pensano tante formazioni, c'è Football Manager, ma nel calcio valuti e vedi. Quando provi delle cose ti rendi conto che non è la soluzione giusta. Si giocheranno i due posti di attaccante o giocheranno. Under non si è allenato fino a ieri, bisognerà vedere come risponderà nell'allenamento."

Florenzi in avanti è un'ipotesi?
Vorrei tenere una formazione top secret, ma è difficile per le disponibilità che ho. Florenzi potrebbe giocare avanti, si adatta con più facilità rispetto ad altri. E' molto bravo in questo."

Se ad inizio stagione le avessero detto che la Juventus avrebbe avuto questo distacco?
"Loro non mi meravigliano, noi siamo più indietro, legati a tante partite dove abbiamo buttato punti. Spesso Allegri cambia giocatori, ma hanno un livello alto sia in campionato che in Champions. Noi possiamo fare molto meglio."

La Juventus ha cambiato due allenatori, la Roma cinque. Può essere una chiave?
"Sì, è normale, ma c'è anche uno stadio che la favorisce come clima. Mi ricordo quando ci ho giocato col Sassuolo. Quando entri nello spogliatoio ti fanno vedere le coppe e gli scudetti. La Roma ha un'esperienza diversa rispetto al Sassuolo, bisogna cancellare gli elementi negativi ed ambire ad un risultato che sarebbe utile in questo momento."

Si sente più rassicurato dopo il rientro del direttore sportivo?
"Quando vedi che le cose non girano ti fai sempre delle domande e cerchi soluzioni. Io penso ad andare avanti e cerco di fare meglio. L'allenatore è sempre davanti a tutti per le responsabilità."

Florenzi alto può giocare anche con la linea a tre dietro?
"Tutto può avere una logica. Non cambiano i concetti, possono farlo gli interpreti. La Roma deve difendere meglio e basta, in undici, compreso il portiere. La Roma ha avuto difficoltà in difesa, il problema sono i gol subiti. Non contra a tre o a quattro, ma come difende la squadra. Ho cambiato perché ho visto difficoltà e cerco di migliorare. E' un po' top secret, lo scoprirete quando la squadra sarà in campo."

Da Boston Monchi le ha riportato qualche notizia di mercato?
"E' inevitabile che qualcosa dovrà fare. Del mercato non gliene ho chiesto e lui non me ne ha parlato. Dobbiamo arrivare al 29 con più punti possibili, dopo faremo valutazioni importanti. E' inevitabile che si debba fare qualcosa sul mercato anche per i problemi fisici, non possiamo non muoverci."

Tu hai capito qual è il motivo del rendimento difensivo così distante rispetto allo scorso anno?
"Il campo è l'unico modo. Al di là delle caratteristiche dei calciatori in campo, difensivamente abbiamo fatto tanti errori individuali che hanno compromesso o spostato partite. Sui calci piazzati non abbiamo fatto bene, prima eravamo quasi invalicabili, ogni tanto paghiamo qualcosa che ci è mancato, l'errore più grande è valutare solamente la linea difensiva."

Che cosa prenderebbe a modello della Juventus? Ronaldo?
"Per me è il pericolo numero uno. Ha capacità di un grande fuoriclasse, può tirare fuori dal cilindro un colpo fenomenale, preferirei che stesse fuori in questo senso. La Juventus ha costruito in mentalità, vincere aiuta a vincere. Gli Agnelli sono a capo della società da una vita, hanno uno stadio di proprietà e questo li fa crescere in maniera esponenziale. Vale per tutte le società in Italia."

C'è il massimo impegno della squadra? De Rossi ha parlato di addii difficili da assimilare...
"Ne ha parlato Daniele perché si è appianata, lasciamo il passato indietro e viviamo quello che c'è adesso. Se l'ha detto il Capitano è stato un errore e inconsciamente abbiamo potuto pagare qualcosa. Pallotta chiede l'impegno e vorrei girare questo a tutto l'ambiente, a partire dagli addetti stampa, non solamente ai calciatori ed allenatore. Dobbiamo dare qualcosa in più tutti per portare questa squadra dove merita di stare, non ai livelli della Juventus, ma può fare meglio. Tanti obiettivi li abbiamo superati, tante squadre hanno fatto investimenti per stare agli ottavi, ma tante volte abbiamo perso il preliminare con squadre facile. Abbiamo fatto qualcosa di importante in Champions ma possiamo fare di più in campionato."

Come stanno Pastore e Perotti?
"Hanno avuto continuità negli allenamenti, sono contento della loro crescita, ma difficilmente potranno partire dal primo minuto. Sono contento specialmente per Diego, che non trovava continuità, specialmente per uno come lui, sono contento per entrambi. 90 minuti in questo momento sono difficili."

Potrebbe essere una possibilità Kluivert e Under più in mezzo al campo? Possono rincorrere l'avversario?
"Prima di tutto prima dobbiamo tenere la palla e gestirla. A rincorrere si fa fatica. Analizzate alcune partite, è successo a El Shaarawy, sembrava morto per rincorrere, ma la palla conquistata gli ha dato coraggio. Noi stiamo lavorando sotto questo aspetto e condivido che abbiamo bisogno dell'aggressività degli attaccanti. Mandzukic contro il Torino ha fatto il terzo centrale in area di rigore. Dobbiamo prendere esempio da questi calciatori, per giocare a certi livelli bisogna arrivare anche a questo."
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